La mappatura dell’innovazione educativa
Al via il processo partecipato di mappatura costruito dalla Ashoka Italia con, tra gli altri INDIRE, Deascuola, Fondazione Mondo Digitale, Teach for Italy, per comprendere e raccontare lo stato dell’arte dell'innovazione educativa in Italia
Con gli ingenti fondi stanziati dal PNRR per trasformare la scuola in un’istituzione innovativa, sostenibile, sicura e inclusiva, il numero di realtà educative che si accingono ad “fare innovazione” sono in aumento. Tale tendenza dimostra da un lato la crescita di un movimento e la rilevanza di tale proposta per il territorio, dall’altro il forte rischio di perdere il significato e l’efficacia dei processi attivati sotto il termine “innovazione”, facendo quindi sfumare il potenziale trasformativo di azioni rivolte a creare profondi cambiamenti sostenibili.
Per questo, con un’unione d’intenti che vede la partecipazione di più di 10 partner, la mappatura dell’innovazione educativa vuole raggiungere, individuare, analizzare, comprendere e raccontare lo stato dell'arte del panorama italiano dell'innovazione educativa. La comprensione del contesto, di per sé, è un punto d’inizio: il fine ultimo dell’iniziativa è quello di creare uno strumento di advocacy accessibile, per facilitare la connessione e abilitare un’alleanza di leader, per influenzare le politiche e cambiare il paradigma educativo.
“Negli ultimi anni la domanda sociale di cambiamento è decisamente aumentata - dice il direttore di Ashoka Italia, Federico Mento - La crisi pandemica ha dimostrato che per risolvere, orchestrare e superare con successo le complesse sfide degli ultimi anni, abbiamo la necessità di esplorare nuovi livelli di conoscenza e sperimentare modus operandi innovativi che possano creare cambiamenti profondi e sostenibili nei sistemi di riferimento”. “In particolare, il sistema educativo italiano vede nell’innovazione un potenziale alleato per facilitare la risoluzione di quei problemi profondi che per anni hanno caratterizzato il nostro Paese, come la rigidità del sistema trasmissivo, la mancanza della centralità dello studente nel processo di insegnamento-apprendimento, l’inadeguatezza degli spazi e l’incapacità di comprendere il ruolo del docente come apprendimento continuo. Tutto ciò ha portato la comunità educante stessa a voler accogliere l’innovazione come strategia di azione per operare a livello di mentalità, cultura e significato profondo dell’apprendere”, ha spiegato Mento.
La definizione di innovazione educativa
Approfondendo il panorama educativo italiano dal punto di vista dell’innovazione sociale, la definizione di innovazione adottata in questa iniziativa comprende sia il processo (come l'innovazione viene generata, sostenuta e potenziata) sia il prodotto - il che implica necessariamente la possibilità di osservare, misurare, valutare e, in una certa misura, prevederne l'impatto.
Infatti, “fare innovazione”, nel contesto della mappatura, significa favorire intenzionalmente azioni di cambiamento locale in un’ottica sistemica, che riguardano il tempo e lo spazio di fare scuola, toccando le dimensioni della leadership, le pratiche di insegnamento-apprendimento, lo sviluppo e la valutazione del curriculum in un’ottica di creazione di valore sociale misurabile. Nell’operare questi processi di innovazione e trasformazione della scuola, la comunità locale, nazionale ed internazionale viene vista, percepita ed ingaggiata come attore chiave nel progetto educativo di innovazione.
Chi mappiamo?
Nell’ambito della comunità educante nazionale, la mappatura prevede l’individuazione dei seguenti attori di cambiamento:
· Scuole: istituti che hanno reso l'innovazione un carattere identitario della cultura scolastica e organizzativa, abilitando processi, offrendo servizi e prodotti e attivando individui per trasformare l’educazione tramite l’innovazione
· Metodologie: metodologie di insegnamento e di apprendimento sperimentate in classi, sezioni o gruppi di attori della comunità educante. Questa categoria include anche quelle metodologie di abilitazione di processi di innovazione in ambito educativo, di attivazione giovanile, di supporto a docenti e dirigenti sperimentati all’esterno del contesto scolastico
· Leader di cambiamento: Individui con visione, motivazione ed esperienza nel cambiare la scuola, conservando un’intuizione e voglia di operare il loro cambiamento in un’ottica sistemica.
· Costruttori di ecosistemi territoriali: enti multisettoriali impegnati nel creare un ecosistema che permetta l’emergenza e sostenibilità dell’innovazione educativa
· Progetti: Progetti specifici strutturati per portare innovazione al livello sistemico
I criteri
Stiamo cercando esperienze d’innovazione che abbracciano una visione trasformativa dell’educazione, per alimentare e sbloccare il potenziale changemaker della comunità educante. Nel far questo, le innovazioni di riferimento trovate, nominate e mappate dovranno dimostrare di avere una strategia d’innovazione definita in grado di rispondere ai bisogni profondi del territorio di riferimento. Cerchiamo realtà d’innovazione attente all’impatto sociale e che cercano di documentare, comunicare e replicare, al fine di far emergere, tramite nuovi modelli di leadership, un nuovo modo di fare educazione.
La call to action
Visitando il sito e compilando il form ci aiuterai a individuare le realtà più all’avanguardia, che si distinguono sul territorio nazionale, per il loro livello di innovazione e ambizione a cambiare il sistema educativo. Una volta raccolte, intendiamo raccontarle, metterle in rete, ampliare la nostra comunità di leader educativi portando avanti una visione di cambiamento che veda tutti gli attori della comunità educante diventare changemaker.